Così, per magia, ricompaiono i 551mila euro per il recupero della ex Carlo Febbio

TERAMO – Come per magia sono ricomparsi i denari per poter ristrutturare la ex scuola Carlo Febbo, diventata l’icona dell’inefficienza amministrativa di una città che aveva peso per strada i fondi stanziati per lo scopo. Il ‘ritrovamento’ è stato annunciato dallo stesso sindaco Gianguido D’Alberto e quantificato in 551mila euro. Messa da parte la curosità di saper quale fine avessero fatto, il primo cittadino ringrazia gli interlocutori Ater e Regione Abruzzo (nelle persone dei dirigenti, rispettivamente, Salini, Binchi e Pescara) e apre alla prospettiva che si possa procedere al recupero di una struttura su cui l’intera comunità di san Nicolò fa affidamento per una destinazione d’uso in attività sociali, culturali e ricreative.
La palla adesso è nelle mani della giunta regionale, che dovrà farsi parte diligente nel trasferimento dei soldi al Comune di Teramo e avviare così l’iter procedurale di un’opera che è già inserita nel piano Triennale delle opere pubbliche. «E’ una notizia di cui siamo particolarmente fieri – sottolinea il sindaco D’Alberto -. Fin dalla passata consiliatura, quando eravamo seduti sui banchi dell’opposizione, avevamo fatto del recupero del finanziamento e della riqualificazione della ex scuola, un punto importante, convinti che la struttura potesse rappresentare per la frazione più popolosa del territorio, un determinante punto di riferimento. Appena insediati, ci siamo interessati senza indugi, intervenendo con una prima operazione di bonifica dell’immobile e dell’area e quindi rintracciando un finanziamento che in realtà si traduce in una linfa per dare vitalità e riferimenti aggregativi a San Nicolò". Dunque, adesso l’impegno è preso: ritrovati i fondi la strada dovrebbe essere in discesa per restituire questa importante struttura alla piena disponibilità della comunità e svolgere così quelle funzioni sognate per essa. In un futuro, si spera, molto prossimo.